Le Scarpe nell'Età Moderna

Nel corso del Seicento le donne scoprirono le scarpe chiuse di stoffa che consentivano al gentil sesso d'elevarsi grazie ai tacchi alti, i quali erano però molto apprezzati anche dai signori, in particolare se frequentavano la reggia di Versailles illuminata dallo stile sfarzoso del Re Sole.

Alla corte di Francia erano, infatti, di gran moda le scarpe maschili con il tacco, che era di colore rosso esclusivamente per i nobili, ed il simbolo femminile per antonomasia faceva la sua comparsa pure ai piedi dei soldati, soliti indossare stivali altissimi da ripiegare sulle ginocchia.

Molti avranno già riconosciuto i progenitori degli stivali alla moschettiera che avvolgono le gambe femminili della nostra epoca, calzature eleganti e chic, volte a proteggere la gamba dal piede fino alla coscia, stringendola in pelle nera o accogliendola in morbido velluto.

Prima, però, d'arrivare ai giorni nostri è doveroso ricordare le scarpe che hanno contrassegnato il Novecento, già ammirate in molti filmati d'epoca. Ci riferiamo, innanzitutto, agli stivaletti da donna dotati di una lunga fila di bottoni sul lato esterno, tanto diffusi agli inizi del secolo scorso fra le italiane.

A piccoli passi si arriva al dopoguerra e alle eleganti scarpe dal tacco medio basso, che divengono ben presto icona di femminilità e di raffinatezza, accanto alle decolté con tacco a spillo che, con i suoi undici centimetri d'altezza, fa sentire le signore degli anni Cinquanta e d'oggi all'altezza di ogni prova.